Foto: Ernest Hemingway en el frente durante la Guerra Civil - Fonte Biblioteca Histórica Marqués de Valdecilla

 

"I fascisti stanno caldi", pensava Anselmo, "caldi e comodi, e domani sera noi li ammazzeremo. È una cosa strana e mi secca pensarci.

Li ho sorvegliati tutt'il giorno, e sono uomini esattamente come noi. Potrei andare alla segheria e bussare alla porta e mi accoglierebbero cordialmente, credo, se non avessero l'ordine di fermare tutti i passanti e di esaminare i loro documenti. Gli ordini soltanto ci dividono. Quegli uomini non sono fascisti: io li chiamo cosi, ma non lo sono. Sono poveri diavoli come noi. Non dovrebbero combattere contro di noi, e l'idea dí ammazzarli non mi piace." 

"Gli uomini di questo posto di guardia sono gallegos. Lo so perché oggi li ho uditi parlare. Non possono disertare perché le loro famiglie sarebbero uccise. I gallegos sono o molto intelligenti o molto stupidi e brutali. Io ne ho conosciuti delle due specie. Lister è un gallego, della stessa città di Franco.

Vorrei sapere che ne pensano i gallegos di questa neve, ora, in questa stagione. Da loro non ci sono monti cosí alti; piove sempre, lí, e tutto è sempre verde."

 

Ernest Hemingway, Per chi suona la campana